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Questo blog nasce per favorire la comunicazione scuola-famiglia.
Vi troverete descritte tutte le attività e le iniziative programmate a beneficio dei bambini e potrete inviare spunti di riflessione, osservazioni e suggerimenti.

domenica 12 aprile 2009

BUONA PASQUA!

E' Pasqua!

E' la gioia dell'alba dopo la notte, della luce dopo il buio; è la speranza che non c'è caduta senza un rialzarsi; è la certezza che non c'è morte che non si apra alla vita.

Continuamo ad amare, sperare e credere e faremo un piccolo passo avanti.

E tanti piccoli passi avanti faranno camminare l'umanità.

Auguri!


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si può far dire Buona Pasqua ai bambini eliminando immagini carine sì, ma che poco hanno a che vedere con la Pasqua? Riconosco che parlare di Gesù risorto significa parlare di Gesù che muore.E perchè? Le domande incalzano, le risposte devono essere vere ma adatte ai bambini e sono difficili,allora, riduciamo la pasqua a coniglietti, farfalline,piccole uova? Una volta almeno si vedevano campanili e campane che suonavano a festa,bambini che correvano fra prati fioriti, e agnellini simbolici (almeno per i credenti cristiani) saluti Anna

Massimo Capobianco ha detto...

Si può rappresentare iconograficamente la Pasqua in mille altri modi, gentile signora Anna e molti di questi modi i bambini impareranno nel corso della loro vita.

L'immagine prescelta per celebrare un evento, in effetti, non sempre rappresenta l'evento stesso ma evoca, talvolta, lo stato d'animo che, auspicabilmente, vorremmo si accompagnasse nel futuro a quell'evento.

Anche sotto il profilo sostanziale, mi pare evidente che non tutti facciamo prevalere nei confronti di una situazione il medesimo stato d'animo: così come per Lei è impossibile parlare di Gesù risorto senza evocare l'immagine triste di Gesù che muore, per me sarebbe fatale immaginare la morte di Gesù senza raffigurarmi la certezza della sua Resurrezione.

Credo che l'intera vita di Gesù e soprattutto la Sua morte rappresentino un messaggio di amore e di dolcezza e non una minaccia di castigo e di infelicità e sono certo che tanto più ai nostri amati bambini Egli ha riservato in eterno un abbraccio colorato, affatto cupo, di serenità e di gioia.

Forse questa mia riflessione è fondamentalmente errata, perchè errati sono i presupposti teologici su cui è fondata, ma la sostengo con orgoglio perchè nasce dalla mia Fede e dall'esigenza che ho sempre avuto di vedere in Gesù un amico che mi guida nel difficile percorso della vita piuttosto che un terribile Giudice in attesa di processarmi nell'aldilà.

L'apprendimento, d'altronde, è un processo in continua evoluzione che dura quanto l'esistenza e che è fortemente condizionato dalle esperienze di vita di ciascuno, oltre ogni lezione teorica che noi genitori possiamo dare; sono certo che mia figlia avrà infinite e ben più importanti occasioni per modellare la sua coscienza cristiana, pur sperando che l'accompagni il più a lungo possibile anche il ricordo dell'immagine di quel dolcissimo coniglietto.

Confidando nella sua benevola comprensione, colgo l'occasione per inviarLe un caro ed affettuoso saluto.

Massimo Capobianco (il papà di Roberta)

UN PO' DI STORIA

La Congregazione delle Suore Oblate di Gesù e Maria pone le sue radici nella terra Campana nel lontano 1930, il Vescovo Monsignor Tommaso chiese all'allora Madre Generale Madre Assunta Mignucci la presenza delle suore nella comunità di S. Andrea di Conza e Monteverde. Era la prima volta che le Suore uscivano dalla città di Albano e si aprivano all' esperienza missionaria. La Madre accolse la proposta del Vescovo e inviò le prime suore Sr. Benedetta Arduini e Sr. Francesca Boccitto in questa terra. Dieci anni più tardi Sua Eccellenza, vedendo il valido servizio prestato dalle suore nella comunità, chiede la loro presenza anche in curia e in Episcopio. Allora, in accordo con il Vescovo, le due suore citate sopra vennero trasferite presso l' episcopio e venne chiusa la casa di S. Andrea di Conza e tramite una convenzione stipulata con la curia fu concesso loro di esplicare il carisma: cioè la formazione dei fanciulli e dei giovani. Così negli anni '40 fu affidata alle cure delle suore Oblate l' Azione Cattolica, la catechesi dei bambini e la loro preparazione ai sacramenti.
Nel 1967 l'insegnante Marciano Capobianco, ammirando l'opera educativa svolta dalle suore Oblate in episcopio, insistette affinchè le suore potessero offrire una formazione ai piccoli anche a livello didattico. Così fu richiesta alla Madre Generale di rafforzare la comunità di Sant'Angelo con qualche elemento in più per far fronte a questa nuova attività nata dal desiderio del popolo.

Sua Eccellenza Monsignor Crisostomo Carullo e Monsignor Giuseppe Chiusano accettarono con entusiasmo la proposta, così nel 1967-68 la curia mise a disposizione due locali attigui all' Episcopio e fu dato inizio all' attività didattica.
Bisogna osservare che allora nella comunità di Sant'Angelo non esistevano scuole per l' infanzia, l' unica esistente era fuori dal centro abitato, tenuta dalle suore Vicenziane. Dalla sede centrale fu inviata, per questa opera, una giovane suora, Sr. Gaetana Giammarino. Insieme alla formazione didattica le suore si distinguevano per rispondere alle esigenze delle famiglie e dei loro problemi. Si verificò per la seconda volta ciò che era accaduto all' inizio della nostra famiglia religiosa: molte famiglie, infatti, bussavano alla porta per chiedere di donare ai loro figli la nostra proposta educativa. In poco tempo i locali si riempirono di piccoli, e nei controlli effettuati dalla direzione didattica locale e da quella provinciale, emerse l'inadeguatezza dei locali, e la necessità, per continuare a svolgere questa attività, di trovare una struttura adeguata.

L'ispettore stesso, il Signor Giuseppe Pescatore suggerì che la cosa migliore era comprare un terreno e costruirvi la scuola. Così l'allora superiora Sr. Benedetta Arduini acquistò il terreno dal Signor Paolo Aquilone e con urgenza furono iniziati i lavori. Tutte le porte della provvidenza si aprirono e nel giro di tre anni l'edificio fo pronto.

Il 2 Ottobre del 1972 la scuola materna si trasferì dall' Episcopio in Via Bartolomei. Vari furono le insegnanti che si alternarono nell'educazione dei bimbi. Vogliamo ricordare: Sr. Gaetana Giammarino, Sr M. Emerenziana Velia, Sr. M. Raffaella Carù , Sr. M. Consolata Franciosi, Sr. M. Caterina Tozzo, Sr. M. Gerardina Capobianco, Sr. M. Nicolina Porciello, Sr. M. Aurora Gargano, Sr. M. Clementina Guarini, Sr . M. Lucia Stivala e due insegnanti laiche:Vittoria Fierro e Pina Gargano.

Il Terremoto del 1980
Nel Novembre 1980 un fatto scosse fortemente la comunità di Sant'Angelo: uno scisma di forte intensità che rase al suolo l'intera cittadina. Le conseguenze furono tragiche: non vi fu famiglia che non pianse i suoi cari strappati tragicamente dalle sue cure. Come per miracolo la struttura scolastica uscì indenne dal sisma, l' attività didattica della scuola fu comunque interrotta, le suore trasferite, i locali occupati dal tribunale dalla direzione didattica statale. Nel mese di Gennaio rientrano Sr. M. Emerenziana Velia e Sr. Aurora è la casa sì trasformò per i cittadini in centro di accoglienza diurno e notturno. Un mese dopo la Madre Generale, Madre Assunta, venne con l' ingegnere da Albano per verificare la stabilità della nostra casa e avendo ricevuto l'agibilità essa divenne luogo di ospitalità, accogliendo il Vescovo pro tempore Monsignor Criscito e gli uffici della Curia fino al 1994.


In questo periodo varie furono le personalità passate nella nostra casa che vennero a darci conforto e coraggio: il 12 gennaio 1981 Sua Eccellenza Monsignor Trisoldi, Ausiliario di Milano, lo stesso giorno il Cardinal Caprio, Prefetto della Sacra Congregazione dei Religiosi; il 21 febbraio 1981 Monsignor Antonio Nuzzi appena ordinato dalla Santa Sede Vescovo di Sant'Angelo venne a fare visita e si trattenne a pranzo con il Vicario; il 12 aprile prese possesso della diocesi e fu ospite presso questa casa, una cameretta fungeva da studio, i pasti li condivideva alla nostra tavola. Dormiva in una roulot situata fuori nel cortile, e questo per diversi anni, finché non fu restaurata la curia che aveva subito numerosi danni; il 23 aprile il Cardinale di Napoli Monsignor Giuseppe Ursi; successivamente il Vescovo di Grosseto che fu ospite per tre giorni; il 25 maggio l'assistente sociale Antonio Costanze, residente in Germania, nativo di Benevento, venne con un gruppo di disabili, si accamparono nel salone, la sera montavano le brandine, la mattina le toglievano e questo per quindici giorni, durante la loro permanenza costruirono dei giochi per far giocare i bambini all' aperto; il 14 giugno iI Cardinal Carlo Maria Martini, Vescovo di Milano , fu ospite per varie volte nella nostra casa insieme ad alcuni sacerdoti Don Siro e Don Tarcisio; un gruppo di chierici somaschi, venuti da Albano Laziale, accompagnati da Padre Cataldo Campana che sono rimasti a svolgere volontariato presso la popolazione per varie settimane; il 15 settembre il Padre Generale dei Cappuccini ; iI padre Generale dei Gesuiti Padre Giovanni Latiani, e padre Armando Gargiulo, Padre Mario e Padre Stefano; il direttore della Caritas Italiana Monsignor Nervo con il suo segretario Don Nelvio.
Monsignor Nuzzi guardando l'attività della casa in questo periodo affermava: " Questa casa è una miniera della provvidenza di Dio".
Attualmente la comunità delle Oblate è così costituita: Sr.M. Emerenziana Velia, superiora della comunità, Sr. Gerardina Capobianco e Sr. M. Costanza Fasano. La comunità svolge l'attività educativa nella Scuola Materna e nella comunità parrocchiale con la catechesi, la cura dei ministranti, l'assistenza missionaria in Diocesi, in piena collaborazione con il parroco e altre comunità pastorali.